La Presidente nazionale Paola Agnani ha sottolineato «i tratti di una società occupata da mille faccende, incapace di legami e presa dal complesso dell’efficacia come alibi per non rischiare»: è qui, nei bisogni e nelle esigenze del quotidiano che si sperimenta «la compassione», vale a dire «l’essenza delle carità che ci rimanda a Colui che è innamorato dell’umanità». Cercando di comprendere ancor meglio il senso autentico delle parole «dignità e persona», cercando di capire «chi è Dio per noi oggi», la presidente ha inoltre precisato che «questo convegno non è stato pensato per tracciare linee da seguire, bensì per suscitare domande e verificare se questo percorso ci ha arricchiti interiormente, rendendoci consapevoli della nostra responsabilità di volontariato vincenziano che ancora oggi vuole accendere i cuori».
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