Il Natale di ogni giorno: l’infinità nella fragilità

“Il Natale ci porta a meditare e contemplare
il mistero dell’Incarnazione,
così grande e incomprensibile,
l’infinità di Dio racchiusa nella fragilità di un bimbo,
in più la fragilità è difesa da una persona altrettanto debole.
Per questo che solo Maria e la fede
ci possono aiutare a contemplare questo mistero.”

Le Figlie della Carità ascoltano molte storie di vita:
condividono i pesi portati dalle Persone incontrate,
lavorano per riaccendere la gioia nella loro vita.

Quest’anno vogliamo offrirvi i nostri auguri
raccontandovi i brevi tratti di una storia di vita.
La vita di una Figlia della Carità.

Una Figlia della Carità che oggi ha 70 anni e,
da più di 40, ama e serve Cristo nella Piccola Compagnia,
prima nei bimbi di un Nido di un piccolo centro,
poi nelle Persone in difficoltà di una grande città.
E oggi?

Oggi, ad esempio di Maria,
questa Figlia della Carità continua a generare Amore
dalla sua stanza d’Infermeria,
dove ogni giorno affronta,
da più di 30 anni,
una lenta, inesorabile malattia degenerativa.

L’ “infinità nella fragilità” del Natale,
scrisse nel 1999, ancora di suo pugno.
Ora soprattutto guarda, ascolta e parla a fatica,
non potendo muovere null’altro del suo corpo.

Grazie per il tuo grande, quotidiano insegnamento,
cara nostra Sorella maggiore.
Grazie perché ci apri alla speranza di una “infinità”
che colma i nostri vuoti, i nostri limiti,
la nostra debolezza,
e sempre ci attende, sempre ci accoglie in sé.

Auguri di INFINITA’ ,
cari fratelli e sorelle!
Che il Mistero dell’Incarnazione
renda la nostra vita
sempre più generativa d’Amore.

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