Il 27 del mese: “L’uomo che verrà” e la Madonna
27 aprile 2014 -
Il 27 di ogni mese, la Famiglia Vincenziana – e tutto il mondo con lei – , prega con Maria Immacolata. Si chiedono grazie particolari, si prega per coloro che ci chiedono preghiere, si prega perché Maria sostenga tutti coloro che a lei, in Cristo, si affidano. Il tutto grazie a quel piccolo strumento della Fede che è la Medaglia Miracolosa.
Nei secoli, la devozione popolare quanto ha pregato la Madonna “dei raggi”. E’ quell’immagine della Madonna con le braccia aperte verso il basso. Dal Cielo, ella sparge grazie con i Raggi della Luce del mondo che è Cristo Gesù. Quante volte abbiamo visto quell’immagine impressa in medagliette portate al collo, in tasca, attaccate ad un culla o a mezzi di trasporto… Quante volte abbiamo trovato una statua di questa Madonna posta a vegliare su comunità e famiglie, in chiese, cappelle, soggiorni, porte d’entrata, cortili…
Nelle immagini allegate, eccovi alcuni fotogrammi tratti dal film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti.
Con tratto delicato, semplice, sincero e commosso, il regista narra la strage di donne, bambini e anziani, compiuta dalle truppe naziste sulle colline emiliane tra Marzabotto e Montesole nel settembre 1944.
Nella casa della famiglia protagonista del film, la “Madonna dei raggi” veglia sulla quotidianità, sulle piccole gioie e i grandi timori… sulle animate conversazioni riguardo l’andamento della guerra, sull’uccisione clandestina del maiale, sulle marachelle dei ragazzi e… sulla morte violenta della mamma e della nonna dell’ “uomo che verrà” – il neonato la cui attesa scandisce il film – … E la stessa Madonna, insieme alle effigi degli altri santi protettori della casa, verrà sepolta con i corpi delle due donne… quasi a urlare non solo il dolore e la rabbia per quanto successo, ma ancor più, che il mondo in cui può accadere quello che è avvenuto in quelle ore, è un mondo senza Dio, è un mondo senza Amore.