“Narrare la propria vocazione è rendere lode a Dio e ringraziarlo per tutti i suoi doni. La mia vocazione, dono di Dio per i poveri, mi ha dato la possibilità di far sì che la mia vita si facesse presenza, voce e ascolto dei loro bisogni…
«Serve dei poveri» è come se si dicesse «Serve di Gesù Cristo» perché egli considera fatto a Sè quello che è fatto a loro che sono sue membra… Lo spirito della Compagnia consiste nel darsi a Dio per amare Nostro Signore e servirlo nella persona dei poveri materialmente e spiritualmente, nelle loro case e altrove.
Oggi noi, Figlie della Carità, cerchiamo di vivere questo carisma con lo stesso amore, con la stessa passione e con senso di gratitudine e speranza”.”
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