Abbiamo vissuto una settimana di immensa Grazia: la Giornata Mondiale della Gioventù 2013 ci ha donato innumerevoli spunti di riflessione e di approfondimento della nostra fede; ha toccato profondamente il nostro cuore con i gesti di Papa Francesco e l’entusiasmo di 3 milioni di Giovani; ci ha riempito gli occhi delle meraviglie del Creato nei volti delle tante persone visitate dal Vicario di Cristo, nei colori, nei canti, nelle bellezze naturali… E, soprattutto, ci ha testimoniato come il Papa e quindi, a maggior ragione, noi come lui, possiamo vivere nel quotidiano il nostro Credo: pregando, meditando, amando e servendo, chinandoci sui più Poveri, i piccoli, i malati, i carcerati, coloro che vivono con niente e sanno accogliere, chi è considerato uno scarto della società, e chi ha sete di Dio, lo cerca e ha bisogno di conoscere un Dio gioioso, un Dio vicino, misericordioso, tenero…
Una delle espressioni che più ci ha toccato, come Figlie della Carità, è quella “rivoluzione della tenerezza” di cui Papa Francesco ha parlato ai Vescovi del CELAM, citando a sua volta il Documento di Aparecida… “la rivoluzione della tenerezza che provocò l’incarnazione del Verbo. … La vicinanza crea comunione e appartenenza, rende possibile l’incontro. La vicinanza acquisisce forma di dialogo e crea una cultura dell’incontro… vi chiedo che prendiamo con serietà la nostra vocazione di servitori del santo Popolo fedele di Dio, perché proprio in questo si esercita e si mostra l’autorità: nella capacità di servizio.”
E ancora quante espressioni:… i testi completi di Papa Francesco, con anche le aggiunte e sottolineature a braccio, potete trovarli tutti in www.vatican.va/papa-francesco-gmg-rio-de-janeiro-2013 . Gli interventi rivolti ai Vescovi sono testi su cui tornare, meditare, ed operare, tale è la profondità e la sistematicità dei contenuti. Tutti gli altri testi sono caratterizzati da un’efficacia rara: chiarezza, significatività, semplicità feconda, proprio come un seme che subito riesce a germogliare, a noi la cura della crescita.
Iniziamo… dal fondo, offrendovi spunti dagli ultimi 3 interventi con i Giovani.
La VEGLIA:
“Il campo… della SEMINA, dell’ALLENAMENTO, del CANTIERE… Il tuo cuore, cuore giovane, vuole costruire un mondo migliore. Seguo le notizie del mondo e vedo che tanti giovani in tante parti del mondo sono usciti per le strade per esprimere il desiderio di una civiltà più giusta e fraterna. I giovani nelle strade. Sono giovani che vogliono essere protagonisti del cambiamento. Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Voi… Attraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonisti di questo cambiamento. Continuate a superare l’apatia, offrendo una risposta cristiana alle inquietudini sociali e politiche, che si stanno presentando in varie parti del mondo. Vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore. Cari giovani, per favore, non “guardate dal balcone” la vita, mettetevi in essa, Gesù non è rimasto nel balcone, si è immerso, non “guardate dal balcone” la vita, immergetevi in essa come ha fatto Gesù.
Resta però una domanda: da dove cominciamo? A chi chiediamo di iniziare questo? Da dove cominciamo? Una volta hanno chiesto a Madre Teresa di Calcutta che cosa doveva cambiare nella Chiesa, se vogliamo cominciare, da quale parete? Da dove – hanno chiesto a Madre Teresa – bisogna iniziare? Da te e da me! rispose lei. Aveva grinta questa donna! Sapeva da dove iniziare. Anche io oggi le rubo la parola a Madre Teresa e ti dico: iniziamo? Da dove? Da te e da me! Ognuno, ancora una volta in silenzio, si chieda: se devo iniziare da me, da dove inizio? Ciascuno apra il suo cuore perché Gesù gli dica da dove iniziare.”
Santa MESSA conclusiva:
“Tre parole: Andate, senza paura, per servire... Andate, senza paura, per servire. Seguendo queste tre parole sperimenterete che chi evangelizza è evangelizzato, chi trasmette la gioia della fede, riceve più gioia. Cari giovani, nel ritornare alle vostre case non abbiate paura di essere generosi con Cristo, di testimoniare il suo Vangelo. Nella prima Lettura quando Dio invia il profeta Geremia, gli dona il potere di «sradicare e demolire, distruggere e abbattere, edificare e piantare» (Ger 1,10). Anche per voi è così. Portare il Vangelo è portare la forza di Dio per sradicare e demolire il male e la violenza; per distruggere e abbattere le barriere dell’egoismo, dell’intolleranza e dell’odio; per edificare un mondo nuovo. Cari giovani: Gesù Cristo conta su di voi! La Chiesa conta su di voi! Il Papa conta su di voi! Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, vi accompagni sempre con la sua tenerezza: “Andate e fate discepoli tutti i popoli”.”
Ai VOLONTARI della GMG:
“Il servizio che avete svolto in questi giorni mi ha richiamato alla mente la missione di san Giovanni Battista, che ha preparato il cammino a Gesù. Ognuno, a proprio modo, è stato uno strumento affinché migliaia di giovani avessero “preparata la strada” per incontrare Gesù. E questo è il servizio più bello che possiamo compiere come discepoli missionari. Preparare la strada perché tutti possano conoscere, incontrare e amare il Signore. A voi che in questo periodo avete risposto con tanta prontezza e generosità alla chiamata per essere volontari nella Giornata Mondiale della Gioventù, vorrei dire: siate sempre generosi con Dio e con gli altri: non si perde nulla, anzi è grande la ricchezza di vita che si riceve!
Dio chiama a scelte definitive, ha un progetto su ciascuno: scoprirlo, rispondere alla propria vocazione è camminare verso la realizzazione felice di se stessi. Dio ci chiama tutti alla santità, a vivere la sua vita, ma ha una strada per ognuno. …. Io ho fiducia in voi giovani e prego per voi. Abbiate il coraggio di “andare contro corrente”. E abbiate anche il coraggio di essere felici.”
E infine, permetteteci di chiudere con una danza… In realtà era una prova, la prova del “flash mob” della GMG, ballare tutti insieme anche in luoghi diversi ma con gli stessi movimenti e alla stessa ora. Non pensiamo che un vescovo che si impegni a muoversi a ritmo con dei ragazzi, magari con qualche impaccio, cambi la Chiesa… ma siamo convinti che ci sono momenti nei quali sia importante far capire agli altri, soprattutto se giovani, che ci lasciamo coinvolgere da quello che vivono, che ci sta a cuore, che siamo loro vicino e che soffriamo con loro e gioiamo al loro fianco, e che quando c’è la Festa nel cuore è bello danzare, come David!
Danzare, mettersi in questione, smuoversi pur con difficoltà e saper anche sorridere di sé… il tutto per USCIRE, ed ANDARE VERSO CRISTO NEGLI ALTRI! Condividete questa GIOIA e provate a danzare anche voi!
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