Esempi di Amore in azione, Servizi, Note di meditazione

Figlie della Carità’ e laici: insieme per un’unica Missione.

 

Si è svolta a Roma, presso la Casa Maria Immacolata dal 2 al 5 gennaio 2005 un Convegno Interprovinciale sul tema: “Figlie della Carità, e Laici: insieme per un’unica missione”. Eravamo circa 70 Figlie della Carità provenienti da tutta Italia: Visitatrici, Econome Provinciali, Suore Serventi e non, che ci siamo ritrovate sotto la guida di validi relatori ed esperti per affrontare il tema importante e bello della collaborazione con i laici in vista di una trasmissione del carisma vincenziano che ci ha visto fin dalle origini suore e laici insieme per un’unica missione: il servizio di Cristo nei Poveri.

 

Il Padre UBILIUS, Assistente Generale della Congregazione della Missione, ci ha in­trodotte nel tema attraverso una stupenda relazione che ci ha mostrato come la Compagnia delle Figlie della Carità deve riconoscere come GRAZIA e SPERANZA l’affiancamento dei Laici nella missione del servizio dei Poveri e questa è una grande sfida per la Chiesa nel Terzo Millennio. Occorre un DINAMISMO CONTEMPLATIVO che ci fa vedere l’assoluta trascendenza di Dio attraverso una profonda appartenenza a Lui mediante il dono dello Spirito.

 

Ancora un passaggio importante è rappresentato dal DINAMISMO APOSTOLICO che vede il primato della missione volto a raggiungere lo Spirito Santo perché senza l’esperienza di Dio non c’è vera missione. Il punto di partenza deve sempre essere Cristo per continuare la missione del servirlo nei Poveri. Vi è un’unica missione tra Figlie della Carità e Laici: un’esperienza spirituale che consiste nel darsi a Dio e nell’avere come Regola il Cristo. Per fare questo occorre conformare la nostra vita su quella di Gesù Cristo che diventa così per noi i1 fine e non il mezzo; un’esperienza apostolica che consiste nel mettere in atto una nuova fantasia della Carità, il modo di servire cambia non lo Spirito: occorre cercare modi nuovi di servire, occorre la mistica del servizio per essere capaci di attirare. Il servizio per essere significativo deve evangelizzare, senza disgiungere mai il corporale dallo spirituale come diceva S. Vincenzo.

 

La missione comune tra Figlie della Carità e Laici ci deve rendere compagni di cammino. I mezzi e le condizioni per fare questo sono molteplici, ma i più significativi sono: continua conversione, dialogo, opera dello Spirito, perdono e riconciliazione di Gesù, collaborazione con gli altri, profonda esperienza spirituale e libertà d’azione.

Per riassumere occorre essere liberi per servire e ancora di più per farlo insieme.

 

Suor Cecilia DI GIUSEPPE ci ha portato a riflettere sulla collaborazione tra Figlie della Carità e Laici e questo lo ha fatto riandando alle origini dove il carisma vincenziano è nato. Già nel pensiero di S.Vincenzo e di S.Luisa era presente questa missione comune. Alcune riflessioni ci hanno guidato nella verifica su cosa ne abbiamo fatto di questa luce? Abbiamo ricevuto il carisma, che ne abbiamo fatto?  L’abbiamo vissuto? Non basta, occorre condividerlo per contagiare altri. Infine: come farlo? Come Provincia, come Comunità Locale, come Figlia della Carità?

 

L’Avv. BOITANI ci ha parlato sul tema: “Collaborazione e affidamento della gestione delle opere ai laici: aspetti giuridici”. L’argomento poteva sembrare arido, ma è di vitale importanza per rimanere trasparenti nella gestione e non perdere la presenza e il carisma del servizio. La giornata si è conclusa nella preghiera comune del Vespro.

 

La terza giornata del Convegno é stata la più laboriosa perché dopo l’introduzione ai lavori del dottor MIMMO DE SIMONE, operatore sociale e ora volontario, sul tema “Le forme complementari, alternative, collaborative nel coinvolgimento dei laici nella gestione dei beni”. Aiutate da due domande ci siamo divise in gruppi di lavoro, ci siamo scambiate esperienze, rilevato punti critici nella collaborazione e formulato prospettive su nuove modalità di collaborazio­ni alla luce delle recenti normative( vedi legge 328 e altre). Questo momento é stato molto proficuo insieme a quello dell’Assemblea Plenaria del pomeriggio dove abbiamo presentato il frutto del lavoro di gruppo arricchendoci ulteriormente. I la­vori sono poi proseguiti con le testimonianze sulle esperienze di alcune collaborazioni tra Figlie della Carità e Laici. Ci hanno parlato una Suora e un Laico per Provincia mettendo in luce aspetti positivi e fatiche di queste collaborazioni e al termine non abbiamo potuto fare altro che ricavarne imput positivi e proficui sul futuro dei nostri servizi. Anche questa giornata si è conclusa con la preghiera del Vespro e un momento di condivisione fraterna.

 

L’ultimo giorno abbiamo ascoltato molto volentieri suor RITA FERRI, Economa Generale, in una intensa e appassionata esposizione sul tema: “Gestione dei beni: la Suor Servente e la Comunità locale amministratrici e non proprietarie dei beni – Stile dì vita – Condivisione”. Suor Rita ci ha invitate ad essere donne di condivisione perché le nostre Comunità siano spazi di carità dove la Trinità é l’unico modello della condivisione. Questo ci aiuterà a rivedere i nostri bisogni per vivere con sobrietà e abbandonarci con fiducia alla Divina Provvidenza senza preoccuparci troppo della previdenza. Ci ha invitate a leggere le nuove costituzioni rivitalizzate per scoprire che sono per noi le ali per volare non da sole, ma insieme, solo così possiamo amare Cristo nel Povero.

La conclusione del convegno é stata poi affidata alle parole del Padre GREGORY GAY, Superiore Generale, che ci ha invitate nella Celebrazione Eucaristica a vivere il servizio dell’autorità non da sole, ma con il sostegno della Comunità perché solo così potremo essere buone amministratrici e non proprietarie dei beni che siamo chiamate a gestire. Penso di interpretare il pensiero di tutte le partecipanti per dire un GRAZIE grande alla Comunità che ancora una volta ci ha permesso di vivere momenti forti e arricchenti per essere sempre più trasmettitrici di fede e persone capaci di relazioni vere e costruttive. Voglio concludere con una frase di San Vincenzo che ha accompagnato il Convegno:

 

“oggi il numero dei poveri continua a crescere,

il loro pianto sale fino al cielo,

Dio ci chiama per servirli,

ma vuole che lo facciamo insieme.”.

 

Grazie!

 

Una Partecipante

 

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