21 aprile 2013 – “Nasceva 200 anni fa lo studioso beatificato da Papa Wojtyla.
«L’elemosina non è consacrazione dell’ineguaglianza» Federico Ozanam, fondatore della San Vincenzo: apostolo dei poveri e attivista per la giustizia sociale.
«Ho creduto e credo ancora alla possibilità di una democrazia cristiana, anzi non credo in niente altro in materia di politica». Continuava intanto l’azione caritativa, che da anni aveva iniziato, dopo l’incontro con suor Rosalie Rendu, superiora delle vincenziane Figlie della Carità, con visite regolari per portare aiuti concreti, con grande rispetto e amicizia, poiché, come suggeriva suor Rosalie, «l’amore è il primo e più importante dono che il povero vuole da noi». Era lo stile del «buon Samaritano, che non delega, non organizza, ma si china personalmente, con amore, su chi ha bisogno di lui», come scrive Carmela Benedetti Balsamo. Lo stesso Ozanam aveva però già osservato che «la carità è sì il Samaritano, che versa l’olio sulle ferite del viandante assalito, ma spetta alla giustizia impedire l’assalto dei furfanti».”
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