1 febbraio 2015, Cerignola (Fg) –
“Da tre anni e mezzo – spiega Suor Paola – insieme ad un numero discreto di volontari, operiamo quotidianamente nella realtà di Tre Titoli. In questi anni abbiamo cercato, pur tra mille difficoltà, di alleviare le pene di chi vi è costretto a vivere in condizioni disumane, come numerare le case e fare un censimento. Ad oggi, si contano 49 case di fortuna e circa 150 migranti. Grazie a SIA, abbiamo fornito, inoltre, nove cisterne, mentre prima gli abitanti di Tre Titoli erano costretti a fare chilometri per raccogliere un po’ d’acqua. Oltre ai viveri e i beni di prima necessità- aggiunge -abbiamo intrapreso anche un’opera di evangelizzazione attraverso momenti di preghiera e di condivisione dei problemi. Piccoli segni per umanizzare un luogo, simile a un posto di guerra, dove addirittura Emergency viene ad operare e che noi altri fingiamo che non esista. Molto è stato fatto, ma ancora molto c’è da fare. Come diceva il nostro fondatore, San Vincenzo de Paoli, ‘I poveri io li ho visti e, una volta che li ho visti, mi tormentano e sono il peso del mio tormento’. Gli invisibili di Tre Titoli devono essere il nostro tormento.”
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