La sera del 2 novembre 2013, l’Incontro Interprovinciale delle Figlie della Carità d’Italia fino ai 30 anni di Vocazione ha offerto alle Sorelle la toccante presentazione in preghiera del libro “Martiri Vincenziani in Spagna” di Padre Luigi Mezzadri CM.
Un martirio provocato dalla persecuzione religiosa e non solo dalla guerra civile di Spagna.
Un martirio di sangue, violenza, solitudine, paura… e di purezza, coraggio, speranza, luce nelle tenebre, comunione e abbandono in Dio, come Gesù Cristo sulla Croce prima della morte e resurrezione.
Un martirio per la fede
“anche mia e tua. I martiri sono morti anche per me, per te, per noi…
In Spagna, la persecuzione cominciò nel 1931 e giunse al suo apogeo nel 1936, per scemare progressivamente nel 1939. In questo periodo ci furono dei “caduti”. C’era una guerra… Ci furono però dei sacerdoti, delle suore, dei laici uccisi per non aver sparato, complottato, spiato, ma solo perché cristiani. Se due suore in borghese furono fucilate perché trovate con il rosario addosso… Se a un giovane di 22 anni, fratello coadiutore, spararono facendogli esplodere la testa solo per aver mormorato “Viva Cristo Re!”, quale altra spiegazione possiamo addurre se non l’odio? L’odio per la fede. L’odio che induceva a fucilare le statue e a profanare i cimiteri, per dimostrare che la vita eterna non esiste. Si calcolano in quegli anni 6832 martiri, di cui 4184 preti diocesani. 2365 religiosi e 283 suore.
… Ma non basta fermarci al racconto dei fatti. Occorre procedere oltre.
Nel contemplare le due suore devastate dalla violenza bestiale degli aguzzini, dobbiamo alzare i nostri occhi. Trasformare l’indignazione in preghiera. Le due giovani suore, cadute vicino alla cattedrale in costruzione, sono state le “prime pietre” per la costruzione dell’edificio spirituale della Chiesa di Dio…”
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