1 maggio 2013 – Nell’anniversario della Beatificazione di Giovanni Paolo II, ci piace ricordarlo per la sua presenza costante nella vita e nel cuore dei malati… Il racconto di una visita a domicilio, pratica così cara a San Vincenzo, ci esprime questo amore reciproco.
Karol – sensibile ed attento – , Luigi - provato e fiducioso – e Ferdinando, il dottore volontario, che in questo legame coglie la pienezza della gioia pasquale.
“È come un sogno, Luigi mi porta con lui anche indietro nel tempo. «Io tossivo e il medico in fabbrica mi diceva che forse la silicosi l’avevo presa in campagna». Giovanni Paolo II ci guarda dalla parete e pare ascoltare anche lui, un po’ chino come era negli ultimi anni, con i suoi occhi vivissimi: «Lui avrebbe capito più di me, lui – penso subito – la fabbrica la conosceva bene, forse per questo è qui in questa cucina con noi».”
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www.vatican.va/L’umiltà che fa grandi i piccoli
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