11 febbraio 2013 -
Si era presentato sul soglio pontificio come “un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”…
oggi Benedetto XVI, Card. Joseph Ratzinger, in semplicità e umiltà ha dichiarato la sua difficoltà nel portare avanti questo “lavoro” così gravoso per l’età e la salute, e per il quale è necessario il “vigore sia del corpo, sia dell’animo”. Questo “lavoro” che porta, fra le mani e nel cuore, l’immensa responsabilità del sostenere il Regno di Dio in questo mondo.
Lo ha detto personalmente.
Lo ha detto ai Suoi – la Casa Pontificia e i Cardinali riuniti in Concistoro – ,
e, come in tutto il suo magistero, semplicità e umiltà si sono unite alla profondità della Fede, alla forza della contemplazione, alla lucidità del discernimento nel sacrario della propria coscienza e nell’intimità con Dio.
GRAZIE, Joseph, illuminante Vicario di Cristo e mite creatura umana…
e grazie, Karol…
così diversi ma così uniti, simbolo di riconciliazione, l’uno tedesco e l’altro polacco… l’uno riservato, l’altro estroverso… l’uno ruscello, l’altro roccia, entrambi punto di riferimento per tanti credenti e molti in ricerca…
Joseph e Karol… due Papi, uno stesso Amore
per Cristo, per la Chiesa, per l’umanità…
Benedetto XVI, suor Antonietta FdC
del Dispensario di Santa Marta in Vaticano,
e una piccola ospite.
→ News